15/09/2014 - È prevista per giugno 2016 l'apertura del Nuovo Museo dei Grigioni a Coira (Svizzera), il Bündner Kunstmuseum Chur. A firmare il progetto, vincitore di un concorso del 2012, lo studio italo-spagnolo Barozzi Veiga.
Secondo la giuria, il progetto vincitore “convince per il suo preciso e chiaro inserimento nell'ambiente architettonico circostante. Spazi ben proporzionati per la collezione e una struttura spaziale flessibile per mostre itineranti che convincono anche dal punto di vista funzionale”.
La posa della prima pietra, al termine dei lavori di scavo durati quattro mesi, è avvenuta a fine giugno scorso.
Il museo nasce dall'intento del Governo di eliminare le lacune infrastrutturali e creare spazi museali moderni. Il progetto è stato concepito come un volume semplice e compatto che si integra perfettamente nei suoi immediati dintorni urbani. La sobrietà e la chiara indipendenza del nuovo edificio, in relazione agli edifici adiacenti, ne rafforzano l'importanza.
Lo stile palladiano e la reminiscenza orientale, che costituiscono la caratteristica essenziale di Villa Planta, vengono reinterpretati nell'ampliamento del museo. Uno schema compositivo centrale e simmetrico, una relazione geometrica chiara e riconoscibile per un dialogo architettonico ininterrotto con il Museo preesistente.
L'aspetto semplice che caratterizza il nuovo edificio dà al progetto una chiara autonomia, formale e compositiva, che mantiene e rafforza l'identità di Villa Planta.
Il preciso schema funzionale è organizzato da due nuclei verticali paralleli che costituiscono anche la struttura principale dell'edificio. Il grande portale, aperto verso Grabenstrasse, indica l'ingresso principale al nuovo museo il cui foyer è uno spazio aperto, direttamente collegato con Villa Planta e il giardino delle sculture, caratterizzato dalla presenza dei delicati ciliegi orientali.
Il disegno della facciata riflette la materialità dell'edificio. Un astratto bassorilievo, costituito da elementi in calcestruzzo prefabbricati e color perla, ispirato ai motivi orientali della Villa, copre interamente le facciate esterne e sottolinea ancora una volta la contemporaneità e l'originalità del nuovo ampliamento del museo.
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