27/05/2014 - Milano capitale del design contemporaneo, ma anche città storica, crocevia nel tempo di culture e stili diversi. Il centro urbano in vista dellʼExpo 2015 è costantemente in piena trasformazione, ma soprattutto durante il Fuorisalone, a fianco di spazi industriali dismessi, botteghe e gallerie, diversi Palazzi antichi diventano “teatro” di una visione contemporanea e futuristica. Una delle più prestigiose location nel centro di Milano, Palazzo Cusani, ha ospitato un importante evento, questa volta non per volontà di un ente universitario o di una società per eventi, bensì per iniziativa di Oikos, azienda leader in colore e materia per lʼarchitettura sostenibile.
Obiettivo: celebrare 30 anni di storia, di visione, di passione e di innovazione proprio nella capitale del design. Grazie ad Oikos, il Palazzo seicentesco per la prima volta ha aperto alla città il grande giardino, permettendo ai numerosi visitatori accorsi di ammirare la splendida facciata neoclassica progettata dal Piermarini.
Durante lʼintera settimana, la mostra dedicata alla materia e al colore, insieme ad elementi di design e innovazione, ha “trasformato” questa cornice rispettandone la storia e le preesistenze. Oltre il portone di ingresso in via Brera, si è sviluppato un percorso sensoriale lungo il primo chiostro fino al piano nobile, accessibile mediante una maestosa scalinata. Un viaggio in cui ammirare e toccare le suggestive superfici. Perfettamente distinti sono rimasti i due livelli di lettura “antico e contemporaneo” in un connubio in grado di valorizzare entrambi.
Il viaggio si conclude con una stanza completamente bianca allo scopo di azzerare le sensazioni vissute e di riprendere la via del ritorno carichi di emozioni e sensazioni. Scendendo la scalinata, oltre il salone con un grande tavolo per una visione orizzontale delle finiture, il percorso conduce fino al giardino esterno, per la prima volta accessibile al pubblico. Qui è stata allestita una mostra con materie e colori ispirati alla natura e ai suoi frutti: le superfici si sono arricchite delle texture e dei colori di arancio, banana, noce, mirtillo, cocco, fragola, limone. In questa lounge i mastri decoratori sono stati resi protagonisti e hanno dimostrato per tutta la settimana tecniche e segreti applicativi.
Il giardino ha accolto, oltre allo spazio dedicato ai Mastri Decoratori Oikos che effettuavano dimostrazioni pratiche dellʼutilizzo della materia, un cubo rivestito a specchio, al cui interno per lʼintera settimana ha trovato ospitalità un laboratorio di ricerca e innovazione tecnologica ʼ“Oikos Google Glass Lab Cube“, nel segno della continuità dei valori che hanno sempre contraddistinto lʼazienda in questi 30 anni.
Oikos ha commissionato infatti agli Sviluppatori del Google Campus di Londra un progetto di ricerca e sviluppo di applicazioni professionali per lʼutilizzo di questo innovativo sistema con lʼobiettivo di comunicare senza lʼutilizzo delle mani. Gli ingegneri hanno interagito così con visitatori e progettisti, presentando gli occhiali e raccogliendo esigenze e stimoli per elaborare unʼapplicazione per i Google Glass. Nelle 5 giornate milanesi oltre 1.000 persone hanno potuto provare gli innovativi occhiali e 150 visitatori hanno anche dato un personale contributo partecipando ai test allʼinterno del Cubo specchiato.
Ogni giorno architetti di fama mondiale, tra cui Marco Casamonti, Doriana e Massimiliano Fuksas, Marcio Kogan, Benedetta Tagliabue ed Aldo Cibic, hanno presentato la loro visione della materia e del colore nel design e nellʼarchitettura, testimoniando la loro presenza nel trentennale Oikos.
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