14/04/2014 - Il racconto di un maestro poliedrico quello presentato dalla mostra "Munari Politecnico", allestita negli spazi del Museo del Novecento a Milano, dal 6 aprile al 7 settembre.
Esposte le opere provenienti dalla collezione di Bruno Danese e Jacqueline Vodoz, amici, collezionisti, editori e industriali, che per diversi anni hanno sostenuto Bruno Munari, in particolare nella sua propensione all'arte.
Quattro le sezioni espositive della rassegna a cura di Marco Sammicheli con la collaborazione di Giovanni Rubino: dagli orientamenti artistici giovanili al suo rapporto con la ricerca scientifica, all’arte come matrice di nuovi esiti disciplinari, soprattutto nel periodo che vede l'avvicendarsi di differenti correnti novecentesche.
La mostra è affiancata da una sezione fotografica inedita, realizzata con gli scatti di Ada Ardessi e Atto, che per decenni hanno lavorato fianco a fianco con Munari, annotando i momenti salienti della vita e della carriera professionale del maestro. La sezione ha per titolo una delle più amate espressioni colloquiali di Munari: “Chi s’è visto s’è visto”.
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