22/11/2013 - Si trova a Baku, lungo la costa occidentale del Mar Caspio, in Azerbaigian, il nuovo Heydar Aliyev Center, realizzato su progetto dello studio Zaha Hadid Architects, dopo essersi aggiudicato una competizione internazionale nel 2007. L'edificio è stato concepito per diventare polo culturale di riferimento per una nazione che risente ancora dell'eredità culturale del regime sovietico, allontanandosi dalle linee monumentali che hanno fortemente caratterizzato l'architettura di quel periodo.
Protagonista del progetto è il tema della fluidità, a partire dalla relazione tra edificio e piazza, fino all'elemento più complesso da realizzare, ossia la pelle dell'edificio, che è definita da una successione di sinuose ondulazioni, pieghe e biforcazioni. L'obiettivo principale è stato fare riferimento a linee, geometrie e motivi ornamentali tipici della cultura islamica, come spiega l'architetto Saffet Kaya Bekiroglu dello studio Hadid:
"La nostra intenzione era quella di relazionarci alla comprensione storica dell’architettura, non attraverso mimetismi o adesioni alle iconografie del passato, ma sviluppando una interpretazione saldamente contemporanea".
Continuità e fluidità sono i tratti che hanno orientato anche il disegno degli interni, al fine di realizzare ampi spazi privi di elementi portanti verticali, che sono, invece, assimilati all'interno dell'involucro continuo e dalle facciate. Continua Saffet Kaya Bekiroglu:
"Il nostro obiettivo era quello di ottenere una superficie continua e omogenea, che riunisse funzioni, logiche di costruzione e sistemi tecnici diversi, riuniti e integrati nell’involucro dell’edificio".
A sottolineare il dialogo tra esterno e interno il ruolo della luce, abbinato all'impiego del vetro semiriflettente, che diversifica l'aspetto e la percezione dei volumi tra ore diurne e ore notturne.
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