02/10/2013 - Nella progettazione di questa insolita casa-studio barcellonese, lo studio italo-spagnolo External Reference è partito dal presupposto secondo il quale lo spazio domestico influenza l’utente in maniera molto personale.
“Allo stato attuale, nuovi stili di vita, nuovi tipi di famiglie e abitudini professionali più flessibili, hanno favorito l'emergere di un profilo di utente unico, complesso e che implica la chiara consapevolezza delle proprie personali esigenze” affermano i progettisti. “Questo è il caso dell'abitante di questo spazio allo stesso tempo residenziale e lavorativo: Chu Uroz, un designer industriale, art director e costumista delle più importanti Opere nel mondo. Il nostro cliente vuole utilizzare il suo garage come piattaforma per accogliere diverse attività: uno studio di fotografia, uno spazio di design, una sala riunioni, audizioni, sfilate di moda, e, infine, una casa. Pertanto, la creazione di uno spazio nel quale sia possibile vivere, lavorare e che abbia una certa flessibilità. Per questa ragione, il progetto ha acquisito delle linee guida eccezionali. Lo spirito di tutte le decisioni di progetto consiste nel dare forma e struttura ad uno spazio domestico, che vuole essere principalmente uno spazio da condividere. In questo senso, la personalità socialmente estroversa ed energica dell'utente si riflette nel progetto. Lo spazio diventa una sorta di paesaggio abitato dove pubblico e privato interagiscono con pochi limiti apparenti”.
Il progetto si estende su due piani, il piano terra e il soppalco. A livello d'ingresso, al piano terra, si trova un ampio spazio per uno studio fotografico e uno di lavoro che comprende una zona di incontro ubicata al di sotto dello spazio abitato del loft.
Il mezzanino ospita un ampio spazio vivibile in cui le funzioni domestiche si ibridano con gli spazi comuni. Le aree quali la cucina, il bagno e la cabina armadio sono posizionati su un lato dello spazio, creando una zona di servizio che può essere chiusa da porte scorrevoli quando necessario. Lo spazio centrale è occupato da un gruppo isole, che ospitano i divani e il letto scorrevole a scomparsa. Questo spazio può essere utilizzato anche come un'area per il casting e come passerella di moda.
Come elemento di transizione tra i due livelli, è stata integrata all'interno del progetto una leggera ma imponente struttura di barre metalliche che serve come dispositivo d’esposizione per l’ampia collezione di oggetti pop e kitsch del cliente. I pannelli di OSB verniciato bianco, le barre di metallo, il policarbonato e i mattoni dipinti di nero sono i principali materiali utilizzati nel progetto. Ogni elemento del design è stato lavorato a mano; non sono state utilizzate macchine a controllo numerico per la realizzazione degli elementi oggetto della ristrutturazione.
“L'edificio originario, un’officina per i taxi di Barcellona, offre un potente spirito industriale, che serve come riferimento per il progetto e per le sue evoluzioni future. Concludendo, il programma funzionale, il budget ristretto e le ambizioni del cliente hanno portato all’uso di sistemi economici ma dagli effetti estetici eloquenti”.
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