29/10/2013 – Il dibattito sull' architettura scolastica e i fondi da destinarsi alla realizzazione di nuove strutture e manutenzione di quelle esistenti è un tema che accende il dibattito dalla Gran Bretagna all'Italia, non solo sull'aspetto prettamente architettonico della realizzazione di nuovi edifici che rispondano al meglio alle attuali esigenze pedagogiche, quanto al ruolo simbolico dell'educazione tra le priorità dei Governi, in particolare in tempi di recessione economica.
Quando le strutture scolastiche sono invece localizzate in villaggi con alti tassi di povertà il ruolo simbolico diventa predominante e direttamente connesso alle necessità della comunità. Ed è questo il caso di tre scuole recentemente realizzate in Zambia e Thailandia, in cui la qualità architettonica si manifesta non tanto nel “valore estetico-formale” o funzionale, quanto nella capacità di coinvolgere nella sua costruzione l'intera comunità.
Mutende Project II dello studio inglese Orkidstudio a Chingola (Zambia) è un complesso scolastico di 350 mq realizzato in sole sette settimane con 100£/mq.
Realizzato in stretta collaborazione con i bambini, le insegnanti e la comunità locale, la struttura ad L si compone di una copertura in legno composta da quattro falde in linea. Al di sotto di essa i tamponamenti in mattoni suddividono gli spazi che comprendono tre aule, un ufficio, una IT suite e un magazzino.
Il progetto Moving School 001 realizzato dall'organizzazione no profit Building Trust International è caratterizzato da una struttura facilmente assemblabile e smontabile per rispondere alla necessità delle diverse comunità di rifugiati dislocate sul confine tra Birmania e Thailandia. Diventa fondamentale per questi gruppi poter spostare non solo le proprie case, ma anche la scuola: cuore pulsante della comunità.
Il concept nasce dalla necessità di ospitare 120 bambini, minimizzare lo spreco di materiale durante le fasi di costruzione e ridurre le operazioni di montaggio.
La struttura portante è realizzata in moduli di acciaio, la copertura è rivestita in pannelli in PVC, per fronteggiare il problema dell'isolamento acustico nella stagione delle piogge,e le pareti con materiali locali, quali pannelli di legno e bamboo.
La scuola Maw Kwee realizzata in un piccolo villaggio della Thailandia dallo studio G`Yaw G`Yaw si compone di una struttura in legno tamponata in terra cruda e con pannelli di alluminio per la copertura.
Le aperture che favoriscono l'ingresso di luce e la ventilazione sono parzialmente ostruite da sistemi di ombreggiamento in bambù.
Il progetto, come i due precedenti, coinvolge non solo le comunità locali, ma studenti da tutto il mondo che, attraverso dei workshop, contribuiscono all'ideazione e alla costruzione.
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