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13/02/2012 – Valerio Cometti ed il suo team di V12 Design hanno aderito con grande piacere all’invito di Maurizio e Davide Riva, unendosi al prestigioso team di designer ed architetti di fama internazionale: da Botta a De Lucchi, da Rashid a Thun, da Dwan a Pininfarina.
San Patrignano è il più grande centro europeo di recupero dalla droga e, durante i suoi oltre 30 anni di attività, è riuscito a sviluppare un’importante attività vitivinicola con una produzione annua di 600 mila bottiglie di vini di altissima qualità. Il vino invecchia all’interno di botti in legno di rovere francese stagionato all’aria aperta, la cui vita media è di sole tre vendemmie, concluse le quali, il legno è destinato ad essere distrutto. Grazie al progetto di riciclo di Riva 1920, al legno viene data nuova vita: attraverso la creatività di designer di chiara fama “rinasce” in oggetti venduti attraverso la rete commerciale della Comunità stessa.
La Comunità di San Patrignano accompagna, attraverso un percorso di rinnovamento, persone in difficoltà: lo fa rispettandone l’anima ed i valori di persone uniche. Infinitamente più modesto l’intervento di Valerio Cometti, che però si è voluto ispirare a questo messaggio di rispetto, trattando con altrettanta delicatezza e valorizzando le forme e la storia di queste doghe.
Valerio Cometti+V12 Design, la cui passione per la luce è nota, hanno ideato due apparecchi illuminanti “Arco” e “Horn” partendo ognuno da una singola doga di legno. Con minime lavorazioni ognuna di queste doghe si lega a dei modernissimi led a basso consumo, gesto di necessaria coerenza nel rispetto dell’ambiente, diventando delle minimali applique a luce indiretta.
La bellezza di “Arco” è la bellezza della doga: oggetto umile, ma dalla geometria tutt’altro che scontata, le cui superfici a doppia curvatura lo rendono delizia per l’osservatore più attento. L’illuminazione indiretta che proietta luce contro la parete, valorizza l’elegante silhouette della doga.
“Horn” è un’applique sempre a luce indiretta, di dimensioni leggermente più compatte, nella quale il decoro è dato dal “vissuto” della doga stessa, come fossero le rughe di un volto. “Horn” offre alla vista il lato impregnato dal vino, creando un decoro unico, irripetibile, una finitura costruita in anni a contatto con il miglior vino, nel silenzio e nel buio più assoluti.
Anche in questa speciale e benemerita opportunità di progetto, lo sforzo di Valerio Cometti è teso a dimostrare la forza e la longevità delle idee semplici e chiare, lavorando con grande cura sulle proporzioni e sui dettagli.
Salone Internazionale del Mobile
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RIVA 1920 su Archiproducts
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