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A Torino la Conferenza della Società Italiana Urbanisti
Focus on: Territori, economie, diseguaglianze
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24/03/2011 -  Territori, economie, diseguaglianze. Al via oggi, 24 marzo, la 14esima Conferenza della Società italiana Urbanisti.

La conferenza affronta attraverso la sovrapposizione di diversi registri tematici il tema dell’abitare. L’abitare è inteso in un’accezione ampia e inclusiva che investe i rapporti tra l’insediarsi, l’economia, la società e il modo in cui questi rapporti si stanno oggi riarticolando in funzione di nuovi rischi ambientali, di crescenti disuguaglianze sociali e di una rilevante crisi delle economie urbane. L’ipotesi che la Conferenza pone al centro è che trattare di abitare significhi essenzialmente riaprire una riflessione su quella che si sarebbe detta in passato una questione urbana e che ciò costituisca un fronte rilevante sul quale misurare oggi la migliore ricerca e la migliore pratica in campo architettonico e urbanistico nel nostro paese.

Nell’arco di tre giornate la Conferenza proporrà diversi livelli di lettura alternando lezioni, discussioni, dibattiti, sequenze filmiche, visite a luoghi costruendo interpretazioni parallele ed autonome con lo scopo di dare forma ad un incontro che si apre, in modo non occasionale agli apporti provenienti da altre associazioni: l’Associazione geografica italiana, l’Associazione dei territorialisti, l’Istituto nazionale di urbanistica. Lezioni. La lectio magistralis del prof. Alessandro Pizzorno, Responsabilità immaginaria e reputazione limitata nella sfera pubblica avanza l’ipotesi che le attività riconducibili alla sfera pubblica permangano come ambito centrale nella determinazione dei principi ideologici del nostro presente, pure rideclinandosi entro le contraddizioni che segnano il rapporto tra Stato moderno e Democrazia. Ne discuteranno Pier Luigi Crosta e Bernardo Secchi. 

I momenti di discussione sono strutturati sia nei sette atelier che costituiscono la sede di confronto sui 207 contributi selezionati tra i 240 pervenuti, sia nelle quattro sessioni plenarie che sviluppano il tema della Conferenza. Gli atelier sono organizzati in sessioni parallele e vedono la presenza, in qualità di discussant, di giornalisti, rappresentanti delle amministrazioni locali e dell’università. Le sessioni plenarie sviluppano il tema della Conferenza nel modo seguente.

Nella prima sessione Scenari dell’abitare, i relatori riflettono criticamente sulle condizioni del progetto per l’abitare in Europa. Aldo Aymonino, Stefano Boeri, Pippo Ciorra, Cino Zucchi, coordinati da Mirko Zardini daranno testimonianza, da punti di vista diversi, della ricerca architettonica e urbanistica sull’abitare e del modo in cui essa riesce a confrontarsi con le nuove fenomenologie dell’abitare. A loro si chiede di discutere aspetti che sembrano sempre più evidenti nel campo degli studi sull’abitare contemporaneo: la sparizione della casa individuale che aveva riempito di sé indagini e interpretazioni degli anni 90, a favore dell’abitare collettivo; il riposizionarsi della condivisione come condizione ritenuta apprezzabile e attinente la sfera privata prima ancora di quella collettiva; la riscrittura di ciò che è oggi comfort e di ciò che è lusso in rapporto all’abitare; il senso e la forza (non solo retorica) delle sperimentazioni legate all’housing sociale.

La seconda sessione Progetto, impresa, politica, è dedicata a discutere del modo in cui le culture progettuali, di mercato e amministrative riescono (o non riescono) a riarticolarsi attorno al tema dell’abitare. Giorgio Ardito, Ugo Baldini, Pierre Alain Croset, Giorgio Gallesio, Mario Viano, coordinati da Alberto Clementi diranno se, a loro giudizio, l’abitare è ancora questione capace di organizzare un’intelligenza sociale dei soggetti privati e di quelli pubblici. A loro si chiede dunque di discutere dei modi con i quali pratiche e saperi di diversa natura si riannodano attorno all’abitare contemporaneo. Come l’abitare diventa condizione per «fare città», oltre che per soddisfare un bisogno di abitazione che si presenta in modo assai diverso che in passato? Il riferimento ad un territorio specifico (in questo caso quello torinese) appare requisito necessario alla costruzione di un confronto su domande di questo tipo.

La terza sessione Geopolitica dell’abitare, a cura della Società geografica italiana affronta il complesso universo della politica dell’abitare e della città in tempi di globalizzazione e neo‐liberismo. Negli anni scorsi si è assistito ad un discorso perlopiù acquietato, entro il quale le trasformazioni delle nostre città sono state considerate un bene per tutti senza che ciò aiutasse a trattare cresciute disuguaglianze sociali e spazi di insorgenza e protesa. E’ possibile uscire dalla quiete di un discorso che si affida a vecchi luoghi comuni e ripensare la politica dell’abitare e della città? La sessione è introdotta da Carlo Salone e ad essa intervengono Alberto Vanolo e Ugo Rossi, Matteo Puttilli e Matteo Goldestein Bolocan. Coordina e discute con loro Beppe Dematteis.

L’ultima sessione, Abitare l’Italia rivolge uno sguardo critico a ciò che l’abitare è stato nel Moderno. Anche la dislocazione di questo momento di discussione è diversa: dalle sale auliche del seicentesco Castello del Valentino, ci si sposterà nello spazio delle Officine Grandi Riparazioni, un grande edificio che fino agli anni 70 ha ospitato le officine dei calderai e il montaggio delle locomotive. In questo luogo simbolo della storia industriale di Torino sono allestite nell’ambito di Esperienza Italia 150°, tre importanti mostre in occasione del 150° dell’Unità d’Italia: Fare gli italiani, Stazione Futuro, Il futuro nelle mani.

La sessione Abitare l’Italia, si pone in un’implicita relazione con questi eventi, affrontando il tema di come si è dato e di come è mutato l’abitare nel nostro paese, nel corso del XX secolo. Alla discussione partecipano autori che hanno avuto modo di scrivere importanti saggi sull’esperienza dell’architettura, della città e dell’abitare del Novecento: Carlo Olmo, Bernardo Secchi, Antonio Tosi, coordinati da Roberto Gambino. Sequenze filmiche e fotografiche. Video d’autore, alternati a montaggi di materiali video d’archivio e una mostra fotografica sull’abitare a Milano realizzata da Giovanni Hänninen in occasione della ricerca Milano downtown. Azione pubblica e luoghi dell’abitare, promossa dal Dièartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano e condotta da Massimo Bricocoli e Paola Savoldi, costituiranno uno dei momenti serali, proponendo un ulteriore autonomo registro interpretativo sui temi dell’abitare contemporaneo che sarà guidato dalla discussione tra Carmen Andriani e Marco Brizzi. Discussioni e visite alla città di Torino.

Ulteriori momenti sono dedicati alla città di Torino che ospita la XIV Conferenza Siu, alle sue recenti trasformazioni e al ruolo che in essa ha avuto l’abitare. Innanzitutto una conversazione su Torino offrirà l’occasione per confrontare ipotesi maturate in studi sulla città e riportate da Francesca Governa con lo sguardo attento e critico di Luca Rastello, già direttore di Narcomafie e de L’Indice dei libri del mese, scrittore e giornalista de La Repubblica. In secondo luogo è prevista la possibilità di partecipare ad un percorso guidato nella nuova Torino post‐industriale, a cura di Urban Center Metropolitano.

Scopo del percorso (previsto a chiusura lavori) è quello di offrire qualche spunto di riflessione sulle trasformazioni delle grandi aree industriali; sulla riconversione degli stabilimenti dismessi in nuovi spazi per abitare, lavorare e produrre; sui cantieri di alcuni pregevoli interventi di riuso delle vecchie fabbriche. La visita percorre il viale della Spina centrale, toccando significativi interventi di recupero e costeggiando aree ancora in trasformazione: le OGR, la Cittadella Politecnica, il cantiere della Stazione di Porta Susa, Spina 3 per poi raggiungere Vanchiglia e le sponde della Dora, luoghi questi ultimi, delle future trasformazioni della città. Attività Siu.

La Siu offre ai suoi associati, un lavoro di elaborazione e di orientamento su temi giudicati rilevanti nel campo dell’urbanistica e coglie nella Conferenza annuale, l’occasione per fare il punto su di essi. Così le discussioni su La responsabilità sociale degli urbanisti a fronte di emergenze territoriali e su Le riviste dell’urbanistica, previste in chiusura della seconda giornata. A questi momenti di confronto parteciperanno studiosi in rappresentanza dell’università, di altre associazioni (Alessandro Balducci, Siu, Alberto Magnaghi, Associazione dei territorialisti, Federico Oliva INU, Bruno Gabrielli ACSA e Agata Spaziante AISRE) e di riviste disciplinari (Paolo Avarello, Urbanistica, Attilio Belli, Crios, Laura Fregolent, Archivio di studi urbani e regionali, Francesco Infussi, Territorio). L’attribuzione del Premio Ferraro alla migliore tesi di dottorato dello scorso anno e l’Assemblea dei soci della Società italiana degli urbanisti chiuderanno i lavori della XIV Conferenza nazionale.

Comitato scientifico: Alessandro Balducci (Segretario Siu), Cristina Bianchetti (responsabile XIV Conferenza), Marco Cremaschi, Luciano De Bonis, Paola Di Biagi, Paolo Fusero, Francesco Infussi, Giuliano Nicola Leone (Presidente SIU), Maria Valeria Mininni, Mosé Ricci. Segreteria Organizzativa: Valeria Baglione, Elisabetta M. Bello, Nadia Caruso, Stefania M. Guarini, Silvia Guerra, Federico Guiati, Luigi La Riccia, Giulia Melis, Cinzia Pagano, Giovanna Perino, Barbara Stasi, Anna Todros, Elisabetta Vitale Brovarone. 

  Scheda evento:
Convegno:
24-26/03 TORINO
Conferenza nazionale Società Italiana degli Urbanisti


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