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Nuovo look per l’ex-ospedale civile di Gorizia
Vince il concorso 'Sgf - spazio giovani alla frontiera' l'arch. Moira Morsut
Autore: rossella calabrese
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03/02/2011 – Il concorso internazionale di idee “Sgf - spazio giovani alla frontiera” per la riqualificazione dell’area dell’ex-ospedale civile di Gorizia i suoi vincitori. Si tratta del team guidato dall’architetto Moira Morsut (Udine), cui spetta un premio pari a 15mila euro. Secondi e terzi classificati sono invece i team guidati dagli arch. Luca Diffuse e Yvette Vašourková, cui vanno due compensi rispettivamente pari a 8mila e 6mila euro.
 
“Il nostro progetto assume gli obiettivi del bando quale occasione di riflessione sulle possibilità di raggiungere qualità urbane, sia nei rapporti con la città esistente che come costruzione di  una sua nuova parte, in un progetto che ha necessariamente nel parco e quindi negli spazi aperti il suo carattere dominante.

Nella proposta presentata gli spazi trattati a verde assumono un ruolo che supera quello di semplice connettivo fra le parti e diviene elemento strutturante, ragione d'essere delle localizzazioni e delle relazioni fra le parti costruite, indagando le prospettive di una città possibile che coniughi la complessità d'uso propria dell'urbano con un rinnovato rapporto con la natura quale parte fondamentale dell'esperienza di socialità – si legge nella relazione di progetto fornita dal team vincitore.
 
Del rapporto con la natura la città di Gorizia ha un suo carattere distintivo,  sia per le relazioni visive con le colline che la circondano che per la rilevante presenza di giardini che ne segnano così profondamente ed originariamente la figura, definendo inevitabilmente  particolari caratteri e  ruoli delle parti costruite. Il progetto è risposta conseguente anche a tale specificità.
 
Le scelte su cosa conservare o demolire sono prioritarie. Si è scelto di conservare, oltre agli elementi  prescritti, come l'edificio del ex- Sanatorio, la rete dei percorsi sotterranei oggi presenti nell'ambito del nosocomio, la torre campanaria della chiesa, le palazzine su Via Vittorio Veneto, il blocco dei servizi (edifici n°7 del bando), l'obitorio e l'ex inceneritore ai margini del canale della Vrtojbica. Si demolirà invece il corpo principale dell'ospedale (Croce di Lorena), gli edifici per uffici (n° 6),  e per Infettivi (n°5).
 
Il mantenimento dei due padiglioni ad uso dell'azienda ospedaliera isontina su via Vittorio Veneto e l’innesto  di altri 4 edifici-padiglioni tra essi ricostruisce  il margine stradale e, contemporaneamente, permette l'accesso e la percezione del parco retrostante.  La demolizione del corpo ospedaliero principale, considerando troppo oneroso il suo riuso, rende possibile la continuità con il parco dell'ex ospedale psichiatrico, sul lato opposto della strada. Tale preziosa opportunità è altresì dialettica con la scelta di definire il margine stradale attraverso la costruzione dei edifici sul fronte opposto. Essi entrano in relazione visiva con il manufatto  dell'ex Ospedale Psichiatrico  ricostruendo nell'insieme un ambito con caratteri edilizi urbani.
 
Il sistema complessivo delle relazioni si fonda percettivamente sulla continuità delle aree verdi costituendo un sistema che fa partecipare insieme alle aree verdi dell'ex ospedale, il parco dell’ex ospedale psichiatrico, l'area a ridosso ed oltre il confine di stato, e a nord si collega con la collina del ex seminario e del castello di Gorizia.
 
L'accessibilità continua sarà garantita dalle piste ciclabili -esistenti e nuove- e dai percorsi pedonali. In tale strategia la proposta prevede la parziale conversione in parco del piazzale della Casa Rossa, con l'estensione del parco adiacente in direzione della sede universitaria. Si ritiene infatti che la sua dimensione attuale sia evidentemente incoerente. Il tracciato stradale perimetrale al nuovo parco sarà costeggiato da edifici puntuali in grado di rispondere ai manufatti esistenti in direzione del confine di stato.
 
Nella progettazione del parco si dovrà tener conto della capacità della vegetazione di scandire le stagioni , selezionando altresì le essenze in ragione delle rapporti con i nuovi edifici ed affidando anche alle stesse la capacità di essere elementi di orientamento, riconoscibilità e caratterizzazione dei luoghi e delle funzioni ospitate. Il parco avrà i caratteri del parco pittoresco, fruibile liberamente  alla ricerca di continuità con gli elementi vegetali ancora presenti nelle aree adiacenti”.

  Scheda progetto: Riqualificazione dell’area ex-ospedale civile
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