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Iris Tondo

Una nuova sede ecosostenibile per Ceramiche Refin
Il progetto è firmato da Enrico Mussini e Simone Testi
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21/01/2011 - Ceramiche Refin  dà il benvenuto nella nuova sede aziendale: più ampia, più funzionale e più accogliente, costruita secondo i criteri di eco-sostenibilità. Un progetto di sede istituzionale integrato nel piano di riorganizzazione ed ampliamento dell’intera area industriale e firmato dagli architetti Enrico Mussini e Simone Testi. Una nuova sala espositiva a firma di Duccio Grassi, noto per le numerose progettazioni di spazi commerciali di prestigio.

Il progetto

L’edificio
All’interno della revisione complessiva dell’area industriale Refin è stata inserita anche la nuova sede uffici, che si sviluppa su tre piani dove gli ambienti operativi di lavoro e le aree espositive e di rappresentanza sono ben integrate tra di loro. Una hall al centro dei tre piani,  posta su un livello sfalsato e complanare con l’esterno, diventa fulcro di tale integrazione, individuando relazioni e stimolando rapporti.

Il primo piano, parzialmente semi-interrato, si apre verso una porzione del giardino scavata alla medesima quota, complementare alle zone dedicate all’accoglienza dei visitatori ed ai servizi loro offerti. Nella porzione semi-interrata, illuminata da ampie finestrature a nastro che corrono su entrambi i lati lunghi, trova spazio la sala mostra, al cui progetto di interior ha lavorato l’arch. Duccio Grassi.

L’ingresso principale alla palazzina è posizionato a livello del marciapiede pedonale, evitando così ogni barriera architettonica. Varcata la “bussola” d’ingresso, si accede alla reception contenuta all’interno del volume mono-piano sporgente rispetto al filo principale della facciata. Tale corpo, visivamente piacevole e proporzionato, si apre nel doppio volume della hall, dove indicazioni precise sull’intero sistema distributivo dell’edificio, rendono ottimale l’orientamento del visitatore.

Gli uffici, siti ai due piani superiori, si sviluppano attorno al corridoio che taglia longitudinalmente il piano per tutta la sua lunghezza, in questo modo su ogni lato si ha sempre una prospettiva aperta verso l’esterno.

La posizione disassata del corridoio definisce automaticamente due aree di profondità e peculiarità diverse. Da una parte, affacciati sul fronte sud-est, gli uffici di piccole dimensioni, divisibili in due o tre unità affiancate, anche comunicanti tra loro. La flessibilità nella divisione di questi spazi ha suggerito la realizzazione di nicchie attrezzate poste tra le finestrature, che funzionino da vere e proprie armadiature a servizio dei singoli uffici.

Sull’altro lato del corridoio vi sono uffici open-space di medie dimensioni, divisibili almeno in due settori in caso di necessità future. La parete finestrata è rivolta a nord-ovest. L’illuminazione di questi spazi avviene grazie a lunghe finestre orizzontali, apribili a vasistas, poste ad altezze tali da rendere possibile un controllo naturale dell’illuminazione stessa e dell’areazione.

 In posizione baricentrica rispetto ai due tratti di corridoio si trovano due grandi pozzi di luce, apribili in copertura, che funzionano da efficaci camini di ventilazione, in quanto eliminano l’aria calda estiva, e che illuminano il corridoio e gli uffici che vi si affacciano.
Il solaio è realizzato con travature lignee che formano un cassettonato di grandi dimensioni. In corrispondenza dell’ampio vano d’ingresso le travi sagomate donano un taglio trasversale dell’edificio.

La sala mostra
Il brief per la realizzazione della sala mostra erano molto precisi: presentare, accogliere, comunicare, ospitare la ceramica. Duccio Grassi lo ha interpretato partendo da una riflessione: le persone e il loro modo di vivere il mondo Refin. Gli ospiti sono invitati “senza trucchi”, con i soli effetti speciali della materia e della luce, a vedere meglio e “oltre” un materiale antico quanto le civiltà per: scoprire/conoscere i materiali grezzi, origine della ceramica, e percorrere l’avventura della trasformazione della materia, attraverso i video, fino alle ambientazioni contemporaneee, shop, spa, living, bathroom e office; sentire l'armonia tra i volumi, chiusi e misteriosi, ma anche aperti con tagli sorprendenti sugli allestimenti interni; seguire la fuga prospettica all’ingresso, un piano specchiante nero lungo 9 metri, e percepire il fuoco visivo sulla zona dei totem in ceramica artistica; toccare/conoscere la materia, dal materiale grezzo esposto su teche al centro dello spazio, alle ceramiche sottili che oscillano e si muovono su giunti cardanici, istallazione sensoriale di superfici lucenti.

Caratteristiche tecniche nuova sede
La struttura portante è in cemento armato con solette a getto pieno in calcestruzzo. Il rivestimento esterno è realizzato con una facciata ventilata in ceramica e garantisce eccellenti prestazioni in termini isolamento termico e dunque di risparmio energetico, minimizzando il dispendio di energia per il riscaldamento e raffreddamento dell’edificio. Le lastre ceramiche utilizzate sono della collezione Eco-leader, colore INK formato 60x120 e sottoformati; sono prodotte con più del 40% di materiale riciclato pre-consumer nel rispetto degli
standard previsti dalla certificazione per edifici eco-compatibili Leed.

Il tamponamento è realizzato completamente in legno e isolato con cellulosa insufflata, ottenendo elevate prestazioni termiche, sia nel periodo invernale, sia in quello estivo, raggiungendo un valore di trasmittanza pari a 0,21 W/mqK ed uno sfasamento vicino alle 10 ore. La copertura è realizzata con alluminio naturale riflettente, posato in modo da mantenere un cuscinetto d’aria sottostante. L’isolamento del tetto utilizza pannelli in fibra di legno, ottenendo una trasmittanza pari a 0,21 W/mqK, omogenea a quella raggiunta dai tamponamenti verticali ed uno sfasamento superiore alle 11 ore. Tale involucro garantirà un minimo dispendio energetico durante l’intero anno.

L’illuminazione dell’area esterna utilizza esclusivamente apparecchi a led con un dispendio elettrico di appena 2250 W, posti ad illuminare tutte le aree di sosta interne adiacenti all’edificio, i camminamenti pedonali e l’edifico stesso. Il consumo elettrico della nuova sede è completamente soddisfatto da pannelli fotovoltaici posti a copertura del nuovo magazzino coperto, di 15.000 mq, adiacente la palazzina uffici.

La superficie complessivamente coperta dai pannelli in silicio amorfo è pari a 2300 mq per una produzione di energia elettrica di circa 130 Kwh. Con questo ampliamento di 16.000 mq (1000mq di pianta della sede uffici e 15.000 mq di magazzino) l'intera area industriale Refin copre oggi una superficie complessiva di 61000mq, all'interno dei 150.000mq di proprietà.

Scheda progetto nuova sede
Superficie complessiva: 2813 mq di cui 400mq di sala espositiva
Posti di lavoro: 75
Al piano semi-interrato:
1 sala espositiva
1 sala convegni
1 foyer
Ai piani rialzato e primo:
1 zona ristoro con loggia destinata ai fumatori per piano
2 nuclei di servizi igienici per piano
1 sala riunioni/biblioteca al piano rialzato
2 sale riunioni al piano primo
Inizio dei lavori: luglio 2008
Conclusione dei lavori: settembre 2010
Budget indicativo: 3.500.000 euro
Progettisti: arch. Enrico Mussini e Simone Testi
Progettista strutturale: Moreno Fornaciari
Progettista impianti termo-tecnici: Daniele Ferroni
Progettista impianti elettrici: Achille Mucci
Progettista impianti illumino-tecnici: Luca Pazzaglia
Direzione Lavori: Enrico Mussini
Coordinamento di cantiere per la committenza: Gianluca Fedele
Progetto sala espositiva: Duccio Grassi Architects
Impresa esecutrice: EDILPRAMPOLINI
Tamponamenti e copertura in legno: VIBRO-BLOC
Facciate ventilate: ALIVA
Serramenti e facciate continue: UNIFORM
Pareti divisorie e arredi: FARAM
Impianti termo-idraulici: SICI IMPIANTI
Impianti elettrici: R.B. IMPIANTI

Ceramiche Refin su Edilportale.com



















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