Dimensione testo |
|
31/05/2010 - Gli architetti messicani dello studio SLOT hanno progettato e realizzato il Padiglione del Messico per l’Esposizione Universale 2010 di Shanghai.
Il progetto del padiglione parte dall'idea di rappresentare il Messico agli occhi del mondo attraverso gli elementi tradizionali messicani che non sono stati utilizzati prima in fiere di questo tipo. La proposta è incentrata sul non realizzare un edificio ma piuttosto sul fornire uno spazio verde nell’ambito dell’expo che rappresenti la preoccupazione e l'intento dei progettisti di garantire una migliore qualità della vita nelle città attraverso il recupero delle aree verdi.
Il padiglione del Messico è un volume definito da un pendio che si trasforma in una grande piazza privilegiando lo spazio pubblico come gesto di urbanizzazione all'interno della fiera. Lo spazio fisico diviso in tre livelli, rappresenta a sua volta tre momenti distinti della vita delle città nella nazione messicana. Il passato nel basamento del padiglione, il Messico del presente al livello di accesso al padiglione e il futuro sulla piattaforma del pendio.
Il padiglione utilizza come elemento principale del progetto l’aquilone, el papalote, parola che deriva dal termine azteco "Papalotl" che significa farfalla, utilizzandolo come elemento di collegamento tra la cultura messicana e quella cinese.
La proposta è guardare al futuro con spazi destinati, pensati e progettati appositamente per il tempo libero, il recupero dei parchi e delle aree verdi in cui le nuove generazioni possano riconoscersi in una città dove si può vivere meglio.
|
Consiglia questa notizia ai tuoi amici
|
|