23/09/2009 - 241.519,92 mq di superficie, 11.666 finestre, 96,500 m³ di cemento di cui 9,500 m³ utilizzati per le facciate, 130 progettisti tra architetti e collaboratori, 10.000 disegni per il solo progetto esecutivo, 3.677 giorni dedicati al progetto, 14 gru impiegate per la realizzazione. Questi i numeri che caratterizzano la Città della Giustizia di Barcellona, progettata da David Chipperfield Architects e dallo studio barcellonese b720 Arquitectos, vincitori nel 2002 del concorso internazionale a partecipazione ristretta.
Il progetto, la cui realizzazione è terminata quest’anno, si propone di risolvere l’attuale situazione che vede i differenti dipartimenti giuridici della città di Barcellona e de L’Hospitalet de Llobregat - comune a sud della città e facente parte integrante dell'area metropolitana della stessa - sparsi nelle due città in 17 edifici.
L’unificazione di tutti gli uffici giudiziari nella nuova Città della Giustizia darà come risultato una maggiore efficienza, permetterà l’adattamento degli spazi di lavoro alla costante trasformazione del corpo giudiziario nonché ampliamenti futuri.
Il sito su cui sorge, in origine occupato da caserme militari, è al confine tra le due città, nei pressi della Gran Via - una delle strade principali di accesso al centro di Barcellona - e dell'Avenida del Carrilet - un'arteria che porta al cuore de L'Hospitalet.
La proposta più significativa del progetto è la frammentazione dei 241.519,92 m2di superficie costruita in una serie di edifici separati, e al contempo correlati, disposti su uno spazio che sarà “piazza pubblica”.
Gli edifici sono blocchi con facciate portanti in cemento armato colorato. La proposta mira a bilanciare i rapporti tra le diverse aree di lavoro, aree pubbliche e paesaggio. Si tratta di 4 edifici raggruppati in un atrio: l’edificio A (Tribunale dell’Istruzione e della Famiglia), l'edificio B (Tribunale Penale), l’edificio C (Tribunale di primo grado) e l'edificio F (Avvocatura e Tribunale dei Minori). Un secondo gruppo è formato da una serie di edifici, in un certo senso autonomi, che corrispondono a funzioni più varie. Due di questi integrano un insieme di uffici giudiziari dipendenti (Edificio G - Istituto di Medicina Legale) e l’edificio H (Tribunale de l'Hospitalet de Llobregat). Gli edifici J e DSE sono destinati ad usi Accessori e Complementari delle attività giudiziarie, l’edificio I avrà funzioni Sociali Complementari.
L'atrio diventa lo spazio pubblico principale del complesso e ha carattere di zona di relazione e circolazione principale della Città della Giustizia fungendo da strada di distribuzione e come filtro di accesso alle diverse unità giuridiche.
Il colore, in questo progetto, gioca un ruolo importante perché ogni edificio è identificato da una propria tinta. Le imponenti facciate sono di cemento colorato fatto in situ nel cui impasto viene direttamente aggiunto il pigmento a base di ossidi di ferro (ad eccezione del verde che è ossido di cromo) che posseggono tra le loro caratteristiche la durabilità e la stabilità delle tinte che non variano con l’esposizione ai raggi UV.
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