SPECIALE MILANO DESIGN WEEK
SPECIALE MAISON&OBJET
SPECIALE LONDON DESIGN FESTIVAL
SPECIALE IMM COLOGNE
INTERVISTE - DESIGN TALKS

Iris Tondo

Mirko Tattarini per DESIGN APPARAT
Neosots in stile libero
segnala ad un amico | versione stampabile
Dimensione testo  

06/05/09 - Lavorare su una personalità in nuce per rafforzarne il fascino e l’usabilità: questo il presupposto con cui Design Apparat ha attinto al patrimonio della cultura materiale bulgara del secondo Novecento per dare vita alla sua prima collezione di mobili per la casa.

Tra gli stimoli possibili, l’eredità soviet rappresenta certamente una fonte di ispirazione radicale, scaturita dal confronto inevitabile con il lascito architettonico e progettuale che tuttora marca in misura vincolante il territorio della Bulgaria.

Tale estetica, la cui severità marziale non smette di esercitare un fascino sottile, anche in virtù della sua evidente decadenza, prende corpo rielaborando un insieme di presupposti stilistici imprescindibili, che includono le ricorrenze ortogonali del più diffuso razionalismo, le derive celebrative del barocco sovietico, fino alle produzioni grafiche o scultoree che oscillano tra il realismo figurativo e la linearità costruttivista.

Forme e suggestioni, queste, che per quasi cinquant’anni hanno dato vita ad una classe omogenea di oggetti, caratterizzati dall’ambizione a rendersi necessari alla fetta di destinatari più ampia, coincidente con la quasi totalità della popolazione bulgara, e progettati e prodotti in un regime di ristrettezza delle risorse che ha fortemente connotato l’universo materico di riferimento, organizzato in prevalenza intorno ad un uso un po’ ruvido di cemento, legno e metallo.

Questa eredità materiale collettiva, vissuto stilistico comune non ancora completamente surclassato dagli oggetti occidentali, si ritrova ancora oggi in una vasta costellazione di artefatti tuttora utilizzati, dai vecchi arredi di università e ministeri, ai tanti mobili e soprammobili delle case private, ai murales non ancora cancellati dalle ristrutturazioni in corso, fino ad un parco macchine dove spiccano numerose le vecchie Trabant e Volga.

Un’estetica che, sebbene segnata da un’ideologia non condivisibile perché simbolo di repressione democratica, può essere recuperata in maniera attuale – soprattutto nella  contingenza di crisi e instabilità mondiale- sotto il profilo del rigore formale e dell’allungamento del ciclo di vita del prodotto. Qualità capaci di affermarsi sotto il profilo etico, diventando contemporaneamente à la page in virtù di una severità che si trasforma in sensualità contenuta, più secca e controllata ma non per questo meno priva di carisma e attrattiva.

Alla caratterizzazione urbana ed industriale tipica della dimensione soviet si aggiunge inoltre il fascino esercitato dalla cultura rurale balcanica, che in Bulgaria assume tratti identitari specifici in relazione ad alcune peculiarità storiche non riconducibili a nessun altro paese dell’area.

L’eredità della cultura orfica, che ebbe il suo epicentro tra le montagne della Bulgaria, dove proprio tra le vette dei Rodopi si custodiva, secondo il mito, la casa di Orfeo, ci racconta di un legame ancora radicato con il territorio e la natura, che si tramanda attraverso leggende, folklore e canti popolari, e che assume derive mistiche nelle pratiche curative tuttora effettuate con piante e pietre locali.

Il patrimonio artigianale folk, influenzato non ultimo dalla lunga dominazione ottomana, si materializza infine nella tipologia e nella fattura dei tappeti in lana della tradizione Tcherga, come anche nelle scelte cromatiche che si rifanno alla varietà policroma del rosso, del verde e dell’arancio dei vestiti folkloristici bulgari, tutt’oggi in uso in alcune tra le aree più remote del paese.

Design Apparat
Tzum 4th Floor
Maria Luisa bd,2
1558 – Sofia (BG)
www.designapparat.eu
[email protected]

 


Consiglia questa notizia ai tuoi amici
  News sull'argomento
19/03/2009
Esordio DESIGN APPARAT al FuoriSalone
Recupero retrò e re-design



ULTIME NEWS SU RISULTATI
10.03.2011
Young Architects Program MAXXI: vincono i romani stARTT
02.03.2011
Areale ferroviario di Bolzano: vince il team di Boris Podrecca
28.02.2011
'Progetto in evoluzione. Giò Ponti e Villa Favorita a Valdagno': gli esiti del concorso
le altre news

 NEWS CONCORSI
+24.04.2024
Al via il concorso Photomaarc Edizione 2024
+23.04.2024
Al via la call for abstract ‘Donne in architettura’
+18.04.2024
Iscrizioni al via per il 4° Reuse the Ruin
+08.04.2024
Premio Internazionale di Architettura Sacra 2024
+04.04.2024
Architettura del Paesaggio: al via l’ottavo City‘Scape Award
tutte le news concorsi +

Iris Tondo
Condizioni generali | Informativa PrivacyCookie  | Note Legali | Contatti/Assistenza | Lavora con noi | Pubblicit� |  Rss feed
� 2001-2024 Edilportale.com Spa, P.IVA 05611580720 n�iscrizione ROC 21492 - Tutti i diritti riservati
Iscritta presso il Tribunale di Bari, Num.R.G. 1864/2020 � Riproduzione riservata