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Il Treno Rosso del Vesuvio di Riccispaini
Scende dal monte come un rigagnolo di lava incandescente
Autore: cecilia di marzo
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13/05/2009 - Lo studio RICCISPAINI (Mosè Ricci, Filippo Spaini, con Luana Prunesti) con STUDIO EU (Paola Cannavò, Francesca Venier, Ippolita Nicotera), 3TI PROGETTI ITALIA e IGEAM si è aggiudicato il concorso internazionale per la progettazione preliminare della Nuova Ferrovia del Parco Nazionale del Vesuvio bandito nel 2007 dall’ EAV (Ente Autonomo Volturno, holding dei trasporti della Regione Campania).
 
Il progetto oltre al tracciato della ferrovia concerne anche le opere connesse, le stazioni di testa, le fermate intermedie, i parcheggi di interscambio e di attestamento connessi.
 
Il nuovo treno rosso del Vesuvio scende dal monte come un rigagnolo di lava incandescente e descrive un itinerario che esplora i significati del Parco.
 
Il progetto della nuova infrastruttura è orientato alla piena riconquista del carattere paesaggistico del Vesuvio. Ogni azione sul territorio e sulle reti è intesa come intervento sul paesaggio e ogni azione sul paesaggio viene valutata per le sue ricadute nei processi di trasformazione dei territori e delle reti dei servizi pubblici.
 
Il progetto è all’interno del Parco del Vesuvio, territorio in costante modificazione. La risalita avrà capacità di evidenziare attrazioni paesaggistiche esistenti e di crearne altre e rientrerà in un itinerario di visita dell’area vesuviana. Il progetto per la nuova cremagliera è fondamentalmente un sistema di trasporto ecosostenibile la cui razionalizzazione, a servizio del Parco, come anche di quello al suo interno con il percorso ferrato, le stazioni di testa e di quelle delle fermate intermedie, dei parcheggi di interscambio e dei percorsi ciclo-pedonali, costituisce un aspetto fondamentale per la sua fruizione turistica e sociale. La valorizzazione del Parco avviene anche attraverso le nuove attività sportivo-ricreative previste nei pressi delle diverse fermate della nuova ferrovia.
 
Il tracciato si sviluppa tecnicamente con una tecnologia di impianto a fune (funicolare terrestre) su una lunghezza complessiva di 3,725 km. Le stazioni in totale sono 5 e sono caratterizzate da strutture architettoniche essenziali. Sono stazioni aperte, protette solo da una pensilina in vetro rosso, con strisce di silicio amorfo con cellule fotovoltaiche integrate, che di notte si illuminano restituendo l’energia accumulata durante il giorno e sottolineano da lontano la linea della nuova ferrovia. Oltre alla copertura luminosa, tutte le stazioni sono funzionalmente autonome, dotate di scale e ascensore per l’accessibilità dei disabili, tornelli di controllo e un piccolo volume per la biglietteria.
 
Per la stazione di partenza con l’edificio della Cook, già restaurato, è prevista una riorganizzazione funzionale del complesso architettonico esistente con il museo e un ristorante-bar con terrazza panoramica sul golfo. In adiacenza viene localizzato un grande parcheggio in terra consolidata, con il terminal dei bus turistici. Nella cava vicino alla Cook viene realizzata una nuova struttura turistico-ricettiva, un albergo inserito nello scavo della cava che viene modellato da una nuova sistemazione paesaggistica.
 
La Stazione di Canteroni, la seconda salendo, è collegata tramite una serie di percorsi a un belvedere e ad un’area picnic.
 
La Stazione dell’Osservatorio, quella centrale della linea, sbalza sul paesaggio sottostante, per evitare qualsiasi sbancamento. Anche in questo caso le piccole attrezzature previste sono la piazzola belvedere, l’area pic-nic e un piccolo parcheggio a servizio dell’osservatorio.
 
La Stazione di Tirone è la penultima verso l’alto. Da qui ha inizio il percorso di discesa in Canopy (Sky Trekking), un sentiero porta al piazzale su cui si affaccia la struttura di accoglienza degli sportivi.
 
Due Vulcani è la stazione più alta. Qui è previsto un bar-ristorante panoramico per circa 100 coperti e un parcheggio per i mezzi elettrici per permettere di continuare la salita al vulcano anche alle persone diversamente abili.
 
Dalle stazioni si diramano una serie di sentieri che conducono alle diverse mete del parco. Il percorso per la discesa a valle di Canopy-Sky Trekking che parte da Tirone e arriva fino alla Cook segue il tracciato ferroviario intrecciandolo e distanziandosi a seconda della panoramicità dei tratti e delle emozioni che questo tuffo nella natura del vulcano può suscitare.
Canopy-Sky Trekking è spesso affiancato agli itinerari scientifici di conoscenza dei parchi in ambienti vulcanici - quasi sempre in sud America - e attira flussi considerevoli di appassionati e neofiti. In questo caso si tratterebbe del primo percorso panoramico di Canopy-Sky Trekking in Italia.
 

  Scheda progetto: Treno rosso del Vesuvio
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  Scheda progetto:
Ricci & Spaini, STUDIO EU, 3TI PROGETTI ITALIA e IGEAM

Treno rosso del Vesuvio

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