Allineandosi al momento storico, che necessita rigore e semplicità, l’azienda ha affidato allo studio di progettazione Bruno Fattorini & Partners il compito di riportare in auge un classico contemporaneo, un’icona e best seller della collezione: Minima, l’esile e rigorosa libreria in alluminio.

Progettata negli anni novanta e premiata con la Menzione d’Onore al XVIII Compasso d’Oro ADI, Minima ha costituito un elemento di rottura rispetto alla tradizione, sia per l’uso dell’alluminio, che per l’ingegnoso sistema di tamponamento dei vani tramite schienali, fianchi ed ante sempre riposizionabili, che consentivano di modificare con grande facilità l’aspetto estetico della libreria.

La rivisitazione del prodotto ha l’obiettivo di far vivere a Minima una seconda giovinezza.

I designer hanno proceduto così ad una rilettura del progetto iniziale in un’ottica più moderna, tenendo in considerazione le mutate esigenze economiche e sociali, per rendere il prodotto più attuale e in linea con le richieste ed il gusto del mercato.

L’intervento ha generato un disegno ancora più essenziale, attraverso la riprogettazione del sistema strutturale degli elementi, sia verticali, sia orizzontali.
Anche il sistema dei contenitori è stato completamente ripensato, semplificato e riattualizzato con l’inserimento di elementi contenitori a giorno, con anta, ribalta o cassetti realizzati in fibra di legno a media densità laccato opaco in vari colori o nella variante in legno naturale, naturale grigio e nero in appoggio all’interno del vano e riposizionabili con estrema facilità.

Il restyling effettuato ha modificato l’aspetto estetico del prodotto: Minima 3.0 ha un nuovo look, abbandona la severa ed algida immagine di libreria in alluminio, per vestire l’eleganza del bianco e del nero, giocare con i brillanti colori - giallo senape, arancione, rosso - dei contenitori a giorno, ottenendo così l’effetto di una vivace composizione pittorica che rievoca un quadro di Mondrian.

Minima 3.0 è un versatile e trasversale elemento d’arredo che, giocando con il colore, i differenti materiali e le diverse tipologie di contenitori, si adatta a qualsiasi contesto, ambiente e stile abitativo con un’estetica sempre diversa e sorprendente.

La difficile sfida dei designer nell’affrontare il restyling della famiglia di tavoli Lim, uno dei best seller ed evergreen della collezione, era quella di ottenere una maggior essenzialità e levità dell’archetipo del tavolo riducendo ulteriormente la già esile struttura ed aumentando la dimensione della campata massima. Il risultato è stato raggiunto sia grazie alla ricerca tecnologica applicata al piano, che ha permesso di superare i limiti dimensionali della precedente collezione proponendo top in lunghezza 300 cm, sia intervenendo sulla struttura alleggerendo ulteriormente la sezione del piano e delle gambe da 45 a 35 mm.

Grande attenzione e cura anche nella scelta di materiali ecocompatibili per la superficie del top con l’obiettivo di rispondere alle molteplici richieste dell’utente, dei differenti mercati, adattandosi a vari stili abitativi e al diverso contesto - domestico, lavorativo o spazio pubblico - in cui il prodotto potrebbe essere destinato.

Al classico ed intramontabile top in cristallo temperato laccato della palette MDF Italia: bianco, nero, rosso scuro, giallo e arancione si aggiunge ora un inusuale blu avio, ed il tradizionale top in legno viene sostituito da un piano in Essenza, un legno multilaminare decorativo composto da tranciati di legni pregiati come ayous, pioppo e tiglio nella finitura legno naturale, legno naturale grigio e legno naturale nero.

Per una proposta più esclusiva e sofisticata viene proposto il top in ceramica, denominata anche grès porcellanato, nella variante satinata o lucida nei colori bianco, grigio medio e antracite oltre che nella ricercata finitura “Corten” che visivamente simula la particolarità dell’acciaio COR-TEN ingannando anche l’occhio più esperto.

Il grès porcellanato è una ceramica di altissima qualità, nata da una tecnologia all’avanguardia, che si compone di un’accurata selezione delle migliori materie prime quali: quarzi, feldspati, argille e caolini nobili pressati e sintetizzati ad una temperatura di 1300°C.

Tra i materiali di ultima generazione, che hanno trovato applicazione nel campo dell’arredo, il FENIX NTM (Nano Tech Matt) costituisce una valida e apprezzata alternativa. Questo innovativo materiale ha saputo attrarre l’interesse e la curiosità dei visitatori, per l’estrema morbidezza della superficie al tatto e per le sue innumerevoli proprietà di cui le più significative sono: bassa riflessione della luce, anti impronta, riparabilità termica dei micro graffi, alta resistenza alle macchie, al graffio, all’abrasione ed al calore.

Fenix è un laminato stratificato ad alta pressione composto da una struttura interna, denominata core, costituita da carta Kraft impregnata in resina termoindurente e da una parte esterna realizzata con carta decorativa trattata con resine di nuova generazione.

L’esile struttura, il piano portante e i ricercati materiali, alcuni utilizzati quasi esclusivamente in architettura, proposti per il piano del tavolo fanno di LIM 3.0 una collezione polivalente, trasformista trasversale adatta a vari contesti da quello domestico a quello lavorativo.

L’essenzialità ed il grande rigore formale dell’oggetto lo rendono adatto ad essere adibito anche ad ambienti di lavoro, pertanto è disponibile anche in versione workstation attrezzato con 1 o 2 antine passacavi e vaschette “sotto-top” portacavi.

La nuova poltroncina Flow Slim Armchair, dall’accattivante design, è la sintesi naturale di un lungo processo di riflessione e ricerca del designer, nella duplice veste di architetto ed fruitore, di un comfort autentico, di un’eleganza e stile atemporale, di una modernità radicale, di un ideale, di un’icona.
Flow Slim Armchair completa ed arricchisce la già ampia famiglia Flow con una nuova tipologia di seduta che garantisce la comodità di una poltroncina ma con le dimensioni contenute di una tradizionale sedia così da poter essere utilizzata anche attorno al tavolo.
La seduta ha una scocca in policarbonato in colore bianco con duplice finitura: esterna lucida ed interna microgoffrata, disponibile anche in versione imbottita sfoderabile per un maggior comfort.

Mai come in quest’ultima edizione del Salone il mondo dell’arredo ha aperto le porte al colore, presente in qualsiasi collezione, non solo come mera decorazione, elemento accessorio o pura variante ma parte integrante del progetto.

Il colore fa la sua comparsa anche nei tavoli Robin con finitura cemento, progettati da Bruno Fattorini & Partners, che al loro debutto, la passata edizione del Salone del mobile, avevano riscosso grande successo ed apprezzamento del mercato.

Per valorizzare maggiormente la preziosità del tavolo e l’artigianalità del processo di applicazione del cemento, che caratterizza in modo significativo il prodotto, oltre alla gamma dei grigi l’azienda ha proposto: sia una raffinata tonalità ruggine denominata “terra di Siena”, che ha ottenuto un ampio gradimento tra gli addetti ai lavori e la stampa, sia l’intramontabile ed elegante bianco denominato “bianco calce”.