courtesy the artist and APALAZZOGALLERY photo: Germano Borrelli
16/06/2020 - Pace Gallery, Anton Kern Gallery e A Palazzo Gallery, questo giugno rendono insieme omaggio a Nathalie Du Pasquier. Tre diverse gallerie che, attraverso tre mostre in contemporanea, (online quelle delle gallerie neworkchesi, visitabile su appuntamento quella di Brescia) celebrano una figura protagonista del Gruppo Memphis, il movimento milanese nato negli anni '80 e guidato da Ettore Sottsass.
Durante tutto il decennio che va dagli anni '80 ai '90, il gruppo Memphis ha inventato arredi, modelli e oggetti eclettici perseguendo il motto "la forma segue il divertimento", contrastando convenzioni moderniste ridotte ad un rigido approccio formale.
Du Pasquier, originaria di Bordeaux, durante la sua lunga carriera progetta per lo più "superfici decorate": tessuti, tappeti e laminati plastici, contrassegnati dalla sua singolare firma fatta di motivi giocosi e tratti audaci.
Courtesy the artist and APALAZZOGALLERY photo: Germano Borrelli.
La mostra online 'Spaces Between Things' della Pace Gallery riunisce più di una dozzina di opere che tracciano l'evoluzione di Du Pasquier da composizioni figurative e di nature morte a pure astrazioni.
L'esposizione online di Anton Kern Gallery, 'Message From My Room', comprende invece dei recenti disegni a matita colorata realizzati da Nathalie Du Pasquier lo scorso marzo, durante il lsuo ockdown a Milano.
Nel frattempo a Brescia va in scena 'Constellation for A Palazzo Gallery', un'installazione site specific che combina oggetti, dipinti tridimensionali e opere su tela, allestita al nobile piano di un prestigioso palazzo del XVI secolo in centro città.
Insieme, da New York a Brescia, queste tre mostre considerano la centralità della pittura della poliedrica artista, in cui sia l'architettura che il disegno svolgono ruoli significativi. Tutte e tre le mostre saranno esposte dal 2 al 16 giugno 2020.
Courtesy the artist and APALAZZOGALLERY photo: Germano Borrelli.
Nel 1987, Du Pasquier mette da parte il suo lavoro di designer per dedicarsi esclusivamente alla pittura. Per i tre decenni successivi continua a sfidare i limiti della rappresentazione pittorica con scene di natura morta basate su composizioni di oggetti di uso quotidiano, nonché con rappresentazioni figurative di costruzioni tridimensionali in legno, modelli per le sue prime composizioni astratte.
In un saggio che accompagna le mostre, Oliver Shultz, direttore della Pace Gallery, scrive: "la natura morta rimane l'essenza dell'approccio di Du Pasquier alla creazione delle sue ambientazioni: ogni quadro diventa un oggetto all'interno della disposizione più ampia. Insieme, tutte e tre le mostre presentano l'intera portata del lavoro di Du Pasquier negli ultimi dieci anni, mettendo in evidenza la sua solida produzione creativa, che va ben oltre i suoi primi contributi al Gruppo Memphis".
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