19/04/2019 - L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Arezzo, su proposta e con la collaborazione della propria Commissione Cultura, indice la I edizione del Concorso Nazionale di scrittura “Architettura di Parole”.
Come nasce il titolo? Il titolo del Concorso trae spunto da una frase, anzi da un’opera scritta da Carlo Mollino, un architetto sui generis nel contesto dell’architettura italiana ed europea del 900. A Mollino è riconosciuta la capacità di essere stato un artista trasversale, capace di dialogare con letterati, storici dell’arte e di essersi occupato attivamente di cinema e di urbanistica con uguale sensibilità e competenza.
La sua multidisciplinarità, che non gli ha mai fatto perdere di vista il proprio ruolo di Architetto, lo ha portato a divenire un ideale mentore per il Concorso bandito dall’Ordine degli Architetti P.P.C. di Arezzo.
Realizzare l’Architettura con le parole è una sfida stimolante e costruttiva, non casuale, che desidera porre al centro dei riflettori l’Architettura (storica, moderna o contemporanea) in un contesto che si liberi da preconcetti e sovrastrutture. Il Concorso si pone come obiettivo quello di leggere e interpretare l’Architettura attraverso una narrazione testuale, alla quale possono essere affiancate opere grafiche e/o foto.
Il Concorso. E’ riservato a tutti coloro che amano l’Architettura e attraverso la scrittura desiderano “parlare” di Architettura.
La partecipazione al Concorso è gratuita ed aperta a tutti.
I concorrenti possono presentare soltanto un'opera, redatta in lingua italiana.
L’opera presentata può contenere, testimonianze, fatti, reportage ed esperienze di viaggio; dovrà, inoltre, essere inedita, autobiografica e non romanzata. I concorrenti accettano di partecipare al Concorso in forma palese, essendo esclusa la forma anonima.
La partecipazione al Concorso è gratuita, e la presentazione delle opere da parte dei partecipanti, unitamente alla domanda di partecipazione, dovrà avvenire entro il 30 Giugno 2019.
Il verdetto verrà ufficializzato alla fine di Luglio 2019 tramite il sito dell’Ordine degli Architetti P. P. C. di Arezzo.
Le prime dieci opere selezionate entreranno a far parte della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale.
Le tre opere che verranno valutate come le migliori dalla Giuria del premio, avranno un ulteriore riconoscimento come di seguito specificato:
- Primo classificato: macchina da scrivere “Valentina” (prodotta da Olivetti nel 1968 su progetto di Ettore Sottsass) e targa ricordo
- Secondo classificato: buono acquisto libri da € 200 e targa ricordo
- Terzo classificato: e-reader e targa ricordo.
|